giovedì 21 settembre 2017

Personaggi storici: Gerhard J. D. von Scharnhorst (1755-1813)



Nel 1975 mi trovavo ad Amburgo presso la Führungsakademie der Bundeswehr (Scuola di Guerra tedesca) per partecipare, con alcuni colleghi, ad una esercitazione congiunta con la Scuola di Guerra di Civitavecchia.



La riunione introduttiva si svolgeva nell'Aula Magna dell'istituto dedicata a Scharnhorst. Uno dei colleghi italiani entrando chiese "Chi sa cosa significa in tedesco scharnhorst".
Questo per evidenziare come anche colleghi qualificati ignorassero  all'epoca (oggi sicuramente meno) la figura di uno dei più autorevoli generali prussiani dell'epoca napoleonica, maestro di Clausewitz, artefice della rinascita dell'esercito prussiano dopo la catastrofe del 1806 a Jena e Auerstädt.
Va detto, a parziale giustificazione dell'ignoranza del collega, che in quegli anni nei nostri istituti di formazione militare Clausewitz - e di conseguenza Scharnhorst - era pressoché ignorato, in quanto considerato espressione del militarismo tedesco. Basti pensare che il suo "Della Guerra" venne ripubblicato, nel dopoguerra, solo nei primi anni '70.
La figura di Scharnhorst, invece, ha rappresentato da sempre, fino a tutt'oggi, un punto di riferimento per i militari tedeschi. Nel secondo dopoguerra, quando venne fondata la Bundeswehr, il nuovo esercito della Repubblica Federale della Germania Occidentale, venne scelta come data di fondazione il 12 novembre 1955, che corrispondeva al secondo centenario della nascita del generale.
Analogo discorso valeva per l'esercito della DDR (Germania Orientale) la Nationale Volksarmee, in cui la massima decorazione militare era intitolata sempre a Scharnhorst. Il mito del generale era inoltre tenuto vivo, sempre nella DDR, con iniziative varie come una moneta da 10 marchi,



un francobollo celebrativo della Campagna del 1813 contro Napoleone (6ª Coalizione), ricordata in Germania come Befreiungkrieg (guerra di Liberazione).



Nel francobollo compare anche il principe russo Kutuzov, artefice della disfatta francese nel 1812 e Comandante in Capo delle forze della coalizione.
Addirittura, sempre nella DDR, venne prodotto uno sceneggiato televisivo 
 Quali sono le motivazioni alla base di  questo attaccamento dei tedeschi nei confronti di una figura del passato così lontana nel tempo?
Il generale Scharnhorst fu un'eccezionale figura di intellettuale militare e pose le fondamenta per lo sviluppo delle forze armate tedesche come una vera istituzione professionale. Dopo Jena ed Auerstädt e la pace di Tilsit del 1807 venne incaricato, assieme ad un gruppo di altri riformatori militari e civili da lui guidato, di riorganizzare l'esercito prussiano, cosa che gradualmente avvenne fra il 1807 e il 1813, rendendo possibile la liberazione della Prussia dall'occupazione francese e la riconquista di una posizione autorevole nel contesto europeo.


Il  gruppo dei riformatori al lavoro in una stampa d'epoca. Al centro in piedi Scharnhorst con alla sua destra Gneisenau.

Scharnhorst era nato nel 1755 nel Principato di Hannover da una famiglia di modeste condizioni, il padre, che aveva servito come sottufficiale in un Reggimento di cavalleria del principato, riuscì a farlo entrare a 18 anni all'Accademia Militare di artiglieria e genio del Conte Wilhelm di Schaumburg-Lippe, uno dei più importanti teorici militari del XVIII secolo.




Il conte, sovrano di uno Stato tra i più piccoli del Sacro Romano Impero, era un valente soldato che aveva combattuto nelle Guerra dei sette anni e a difesa del Portogallo contro i tentativi d’invasione della Spagna (per questo è detto Wilhelm der Portugieser – Guglielmo il portoghese). Teorico militare all’avanguardia per i tempi, era un convinto assertore del ruolo dell’esercito regolare e della centralità delle fortezze nella difesa dello Stato.
Nella sua Accademia, seguiva personalmente la formazione militare degli allievi e ben presto si rese conto delle particolari qualità del giovane Gerhard, sviluppandone il carattere e l'intelletto.
Terminata l'Accademia Scharnhorst entrò a far parte dell'esercito del Principato di Hannover dove restò per 23 anni. 
In quegli anni ebbe modo di sviluppare le sue capacità sia nel campo educativo, sia in quello teorico-militare in un'intensa attività di articoli e pubblicazioni che riscossero notevole interesse negli ambienti militari del tempo. Ebbe anche modo di partecipare con l'esercito del Principato alla campagna della 1ª Coalizione contro la nascente Repubblica francese (1792-1797).



Nel 1801 all'età di 46 anni, per diretto interessamento di Federico Guglielmo III di Prussia, entrò a far parte, con il grado di Tenente Colonnello di artiglieria, dell'esercito prussiano. Il primo impatto con una larga parte di quell'ambiente non fu idilliaco. Era considerato un teorico, con poca esperienza sul campo, bravo solo a scrivere libri, con idee riformatrici malviste in quell'ambito tradizionalista e conservatore.



All'epoca molti ufficiali superiori erano stati subalterni durante le guerre di Federico il Grande ed erano riluttanti ad ammettere che i metodi disciplinari e la pratica militare andassero cambiati. Mentalità  che avrebbe portato alla disastrosa sconfitta del 1806.
Come abbiamo già visto in precedenza la successiva opera riformatrice di Scharnhorst portò al riscatto contro Napoleone con la guerra del 1813, cui il generale Scharnhorst  prese parte come Capo di Stato Maggiore delle forze prussiane sotto il comando del Generale Blücher (l'eroe di Waterloo). Purtroppo nel corso della Battaglia di Lützen, vinta da Napoleone, venne ferito gravemente e morì il 28 giugno 1813.



In sua memoria, per volontà dello stesso sovrano, venne eretto un monumento a Berlino, collocato nel famoso viale "Under den Linden".



La sua fama si diffuse, soprattutto nel corso del XIX secolo, anche fuori dei confini germanici al punto da essere considerato "il più grande dei contemporanei di Napoleone" (Stewart L.Murray, The reality of War, London, 1914, p. viii)



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