mercoledì 13 settembre 2017

Campagna di Russia 1812: l'artiglieria russa.

L’artiglieria probabilmente era la branca più importante dell’esercito russo. I russi avevano un debole per quest’arma, e questo faceva sì che alla fine risultasse altamente professionale e molto ben addestrata, riceveva una particolare considerazione ed aveva a disposizione i migliori cavalli. 

эдинорог=EDINOROG

Fra i vari pezzi disponibili era compreso un obice a canna lunga: l’Unicorno (in russo: эдинорог=EDINOROG) detto anche Liocorno (i due termini, sinonimi, sono usati indifferentemente dai diversi autori per indicare questo particolare tipo di obice), disegnato e realizzato da Danilov e Martinov nel 1757, che aveva una gittata superiore ed una maggior precisione degli obici usati dagli altri eserciti europei. Nel 1805 l’artiglieria russa fu soggetta ad una grossa riorganizzazione dei materiali, paragonabile con l’introduzione del Sistema Gribeauval in Francia. Il conte Alexei Arakcheyev (allora Ministro della Guerra) 


standardizzò i calibri dell’artiglieria russa a 6 e 12 lb. (secondo il peso dei proietti, allora espresso in libbre) per quanto riguarda i cannoni ed a 3, 10 e 20 lb. per gli obici o Unicorni (quello da 3 libbre successivamente venne considerato inadeguato e venne ritirato dal servizio nel 1812). 
Tutti i pezzi d’artiglieria russi erano realizzati con metalli d’alta qualità, e a partire dal 1811 vennero muniti del Sistema di puntamento “Karbanov”, che era fra i migliori disponibili all’epoca. Diversamente dal sistema a blocco (block system) usato dalle altre nazioni, questo era un sistema d’elevazione a cuneo che operava con un vitone. 


Esso dava ai pezzi una precisione di gran lunga maggiore.
Nel 1812 l’artiglieria russa era costituita da batterie da posizione, batterie leggere e batterie a cavallo. Tutti e tre i tipi di batterie disponevano di 12 cannoni ciascuna. Due cannoni costituivano quella che veniva designata come sezione, due sezioni formavano una divisione, e tre divisioni formavano una batteria.
Le batterie da posizione disponevano di 4 obici Unicorni da 20 lb, 4 cannoni medi da 12 lb. e 4 cannoni corti da 12 lb. Le batterie leggere e quelle a cavallo disponevano di 4 obici Unicorni da 6 lb. e 8 cannoni da 6 lb.. Gli Unicorni venivano sempre schierati in divisioni omogenee.


Alcuni pezzi d'artiglieria in servizio all'epoca

L’artiglieria russa era organizzata in 27 Brigate con una batteria da posizione e due batterie leggere ciascuna. Ad ogni divisione di fanteria veniva assegnata una Brigata. Vi erano anche 10 Brigate di riserva con 4 batterie ciascuna e 4 Brigate deposito con 8 batterie ciascuna. Inoltre i pontieri e l’artiglieria a cavallo erano organizzati in formazioni indipendenti che venivano distribuite in maniera piuttosto diseguale fra le varie unità. C’era anche l’artiglieria presidiaria e una Brigata d’artiglieria della Guardia. In totale vi erano 45 batterie da posizione, 58 batterie leggere e 22 batterie a cavallo.
Nel 1812 vennero pubblicate le “Regole generali per l’impiego dell’artiglieria in combattimento” scritte dal Maggior Generale Alexander I. Kutaysov, uno studioso della concezione napoleonica dell’artiglieria.



Egli sosteneva l’uso dell’artiglieria “a massa” per aprire varchi nelle linee nemiche o per fermare gli attacchi. Nella sua opera Kutaysov diceva che la funzione principale dell’artiglieria era di eseguire il fuoco di controbatteria e di colpire l’artiglieria nemica. Egli riteneva utile aprire il fuoco a 1000 yarde, anche se questo avrebbe comportato piccoli danni, avrebbe comunque disturbato i movimenti nemici. A 450 yarde il fuoco sarebbe comunque diventato mortale. Egli sosteneva che l’artiglieria avrebbe dovuto fare fuoco il più presto possibile ad una distanza di 450 yarde. Egli proseguiva sostenendo la necessità di tenere celata la propria artiglieria il più possibile e immetterla gradualmente nella battaglia. Questo era ciò che intendeva fare nel corso della battaglia di Borodino, ma venne ucciso prima di avere l’opportunità di farlo.


Artiglieria russa a Borodino

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